In Material - Quando la materia si fa pensiero
Il rapporto tra materia e immaterialità è stato il punto centrale di In-Material, il progetto artistico e culturale ideato per Gaggenau dal direttore artistico di Sabino Maria Frassà. In-Material è stata una mostra ontologica in quattro tempi. Il percorso espositivo si è sviluppato intorno alla successione di quattro mostre personali dedicate ad artisti che impiegano una peculiare ricerca materica per indagare e rappresentare la parte invisibile e transcendente della realtà: dall’infinito raccontato dai dipindi di Alberto Di Fabio e dalle installazioni luminose di Paolo Scirpa alla luce protagonista degli scatti fotografici di Ingar Krauss e delle sculture vitree di Laura de Santillana. La materia è perciò strumento e non fine dell’opera d’arte o dell’elemento di design. A fare la differenza è la capacità dell’ingegno umano di fondere la sostanza con la forma, la tradizione con l’innovazione, la materia con il pensiero.
In un momento storico caratterizzato dalla velocità di fruizione e dalla semplificazione a tutti i costi questo progetto ha avuto il coraggio di essere complesso, non commerciale e fuori dagli schemi: gli artisti non suggeriscono messianiche certezze, ma intuizioni e suggestioni su chi siamo veramente e su dove stiamo andando. In-Material è diventato così l’anti-evento, l’anti-mostra contemporanea, l’occasione per (ri)scopire il piacere della riflessione, del silenzio e della contemplazione, con la speranza che ciò possa generare in ognuno di noi un dubbio, un cambiamento e una crescita interiore.
Gli artisti
Alberto Di Fabio
Alberto Di Fabio è il pittore dell’infinito invisibile. E’ un artista che non si accontenta di dipingere il cielo così come lo vediamo, ma va oltre e analizza l’infinito, sia esso interiore che astrale. L’oro adoperato per le opere presentate in “Trascendenza” porta fino all’estremo tale concezione della realtà. L’oro a cui vuole giungere l’artista non è ovviamente il materiale prezioso, ma è la luce, la purezza dell’anima, il riuscire a distaccarsi e infine trascendere la materia stessa.
Ingar Krauss
Fotografo di Berlino, vincitore del Leica Praize nel 2004, Ingar Krauss produce intensi ritratti di adolescenti che incontra durante i suoi spostamenti nei paesi dell’ex blocco sovietico. Le fotografie, rigorosamente realizzate in bianco e nero, sono stampate su carta prodotta nell’Est Europa e virate in toni seppia che conferiscono alle immagini una percettibile sensazione di malinconia al di fuori del tempo.
Laura de Santillana
ab – l'Essenza dell'Assenza è la mostra della maturità artistica di Laura de Santillana. Sculture in vetro soffiato e opere fotografiche riflettono, come spiega l'artista, sul fatto che "per capire chi siamo dobbiamo cominciare a togliere e ricercare l'essenza nell'assenza". Una mostra carica di significato anche per il fatto che ha ospitato anche le inedite opere fotografiche "Velature" e il ciclo "Space Eggs".
Paolo Scirpa
Le opere più note di Paolo Scirpa sono i Luposcopi, opere tridimensionali che propongono la percezione di profondità fittizie, veri iperspazi-luce in cui è abolito il limite tra il reale e l'illusorio. La mostra "Sconfinamento" è stata in grado di far provare un forte senso di estraniamento positivo allo spettatore, incantato e inghiottito da uno stargate di luce.