Tracciare e intrecciare percorsi
La personalità di Gaggenau si regge su quattro solidi pilastri, granitiche certezze che si configurano come tratti distintivi del suo DNA: Gaggenau è progressivo, erudito, straordinario e coscienzioso. Progressive, Cultivated, Extraordinary and Conscientious. Nozioni forti ma intrinsecamente flessibili, pronte a declinarsi in forme che sanno rispondere al diktat di tradizione come innovazione, di un’avanguardia che non mai è disposta a scendere a compromessi sulla qualità, che mira sempre all’eccellenza.
In questo nuovo itinerario tracciato nel ricettario “Percorsi”, Gaggenau, dialogando con lo chef Luigi Taglienti, ha adottato la lingua italiana per parlare di artigianalità, di ricerca e di edonismo consapevole in cucina. La condivisione di ideali e di intenti dei due interlocutori ha fatto sì che nei menu proposti si rintraccino in maniera puntuale sia lo spirito del marchio che la firma dello chef: preparazioni dove l’ostentazione tecnica cede il passo a una cucina essenziale ma innovativa.
Chef Luigi Taglienti
“La mia cucina parte dai sapori e dai profumi della memoria, sviluppandosi in un racconto volto a risollevare dall’oblio quel bagaglio di antiche sapienze di cui è complice il processo di globalizzazione. È attraverso la sperimentazione e lo studio che perseguo l’obiettivo di salvaguardare il patrimonio gastronomico legato alla mia storia, alle mie origini, all’Italia tutta, adottando sfumature olfattive ed emozionali in grado di elevare queste eredità, evolvendole. Per questo progetto, ho declinato la mia filosofia in cucina alla proposta di Gaggenau. Un brand che è sinonimo di un’eleganza senza tempo, dotato di un’offerta tecnologica paragonabile a quella delle grandi cucine professionali. Mi sono trovato pienamente a mio agio con Gaggenau perché cucinare in casa come nel mio ristorante è un grande valore aggiunto. La precisione delle strumentazioni mi ha concesso di ingegnarmi e divertirmi, proponendo dei percorsi di gusto ricercati, professionali ma perfettamente riproducibili nell’ambiente domestico.”
Savonese d’origine, Luigi Taglienti, dopo gli studi alberghieri, comincia il suo ininterrotto percorso tra le brigate di cucina, passando prima presso La Meridiana di Garlenda Relais & Châteaux, poi all’Antica Osteria del Ponte di Cassinetta di Lugagnano, dove avverrà il fatidico incontro con il Maestro Ezio Santin. Un breve ritorno a casa, in Liguria, con Claudio Bergeggi a cui segue la fased’oltralpe, presso La Palme D’Or di Cannes, in cui affiancherà gli chef Willer e Sinicropi. Lavorerà in seguito fianco a fianco a Carlo Cracco, nel famoso ristorante nel cuore di Milano, con il quale instaurerà un rapporto di fiducia e stima reciproca. Per diversi anni sarà alla guida dalla cucina de Le Antiche Contrade di Cuneo, dove arriveranno i primi riconoscimenti: “Giovane Chef dell’Anno” da L’Espresso e la prima attesa Stella Michelin. Nel 2012 entra a far parte della famiglia Trussardi, dove nel Ristorante Trussardi Alla Scala riconferma la Stella e si aggiudica le Tre Forchette del Gambero Rosso. Nel giugno del 2016, all’interno del contesto postindustriale W37 a Milano, aprirà LUME, dove in pochi mesi gli verrà assegnata la stella Michelin, il riconoscimento “Novità dell’Anno” per le Guide de L’Espresso nonché i “3 cappelli” e, per concludere, il premio come “Miglior Nuovo Ristorante d’Europa 2017” per la classifica OAD - Opinionated About Dining.
Gourmand World CookBook Award 2019
Il ricettario Gaggenau è vincitore del premio Gourmand World CookBook Award 2019 come miglior progetto corporate nella sezione free press.
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