Gaggenau in collaborazione con CRAMUM presenta “RESTI” personale di Elena Modorati a cura di Sabino Maria Frassà
11 dicembre 2020 – 26 febbraio 2021
La mostra "Resti" di Elena Modorati è stata presentata da Gaggenau in collaborazione con Cramum, progetto artistico e culturale ideato da Sabino Maria Frassà, presso il Gaggenau Design Elementi Hub.
La mostra completa il progetto artistico "On Air. il Presente È il Futuro Del Passato" promosso da Gaggenau, da sempre contraddistinto da una forte affinità con il mondo dell'arte, in collaborazione con CRAMUM per tutto il 2020. L'artista introduce così la mostra che rimarrà aperta sino al 26 febbraio 2021: "Cosa rimarrà di noi? Forse non ha senso porsi questa domanda. È nell'inatteso, in ciò che non si vede, che irrompe il senso. È il mistero della realtà a sorprenderci costantemente ed è forse un errore il nostro continuare a volerlo anticipare".
LA MOSTRA
"In mostra 15 opere di cera, carta di seta, carta riso, creta e ottone. Sono tanti gli strati che compongono le opere di Elena Modorati", spiega il curatore, Sabino Maria Frassà. "Se Fontana squarciava la tela alla ricerca dell'infinito, Elena Modorati supera il finito coprendo strato dopo strato ciò che lei stessa ha scritto. In questa nebbia materica, che prende la forma di leggii, libri, calendari dell'avvento e maquette, ognuno di noi può scorgere l'essenza della realtà e recuperare una sorta di memoria universale, di consapevolezza di far parte di un "Tutto" al di là della nostra individualità e unicità. L'artista diventa così infine involontaria narratrice dell'ambiguità dell'esistenza umana in bilico tra finito e infinito, tra eternità e caducità, tra fede e scienza".
OLTRE LA MATERIA
Le opere in mostra mettono in discussione il modo stesso in cui vediamo e viviamo la realtà: la cera, materia che ha reso celebre Elena Modorati, diventa metafora stessa dell'esistenza. Come spiega l'artista: "La cera è un materiale luminoso, ma al contempo arcaico ed imperscrutabile. È come un velo morbido, una nebbia che ci aiuta a demolire la concezione individualista di contorno, divisione e confine, propria dell'uomo e assente in natura".
GAGGENAU E L'ARTE DI ELENA MODORATI
Forte e intimo il legame tra questa mostra, Gaggenau e il tema del tempo, che ha caratterizzato il ciclo di mostre "On Air. il Presente È il Futuro Del Passato" promosso per tutto il 2020 dal brand del design di lusso insieme al progetto non-profit per l'arte Cramum. Come spiega il curatore Sabino Maria Frassà: "Il celebre storico dell'arte Walter Benjamin sosteneva che l’adesso fosse l'immagine intima di ciò che è stato. Ciò che è contemporaneo - nell'arte come nel design, in Elena Modorati come in Gaggenau - è ciò che aspira a unire "fulmineamente" passato, presente e futuro attraverso forme e immagini che sono eterne nella misura in cui colgono il senso più profondo della realtà ed esistono "nel" e "al di là" del tempo".
“Concludiamo il ciclo di mostre On-Air con un’importante riflessione, ossia che insieme a CRAMUM il nostro desiderio di farci promotori di cultura e di trasmettere valori di tutela e valorizzazione dell’arte non sono mai venuti meno anche nel contesto di new-normal che ci troviamo ad affrontare”, spiega Erica Sagripanti Product & Brand Communication Manager di Gaggenau. “È proprio per questa ragione che ancora una volta abbiamo pensato di dialogare con il nostro pubblico in maniera duplice, affiancando le visite allo showroom, che si svolgono nel completo rispetto di tutte le norme di sicurezza richieste dalla legislazione vigente, ad un tipo di fruizione completamente virtuale, dove lo spettatore possa immergersi nel mondo Gaggenau, visitarne gli spazi e godendosi la bellezza delle opere di Elena Modorati."
Tour virtuale 360°
Visita lo spazio virtuale Gaggenau e la mostra "Resti" ricca di contenuti video esclusivi grazie ai quali scoprire affascinanti dettagli sulla filosofia artistica di Elena Modorati.
Elena Modorati
Elena Modorati è nata a Milano, dove vive e lavora, nel 1969. Si è laureata in filosofia all’Università degli Studi di Milano. Collabora con Cramum dal 2014 prendendo parte a Pulvis Es nel 2014 e Il cielo sopra di me e dentro di me che cosa? nel 2019. Fra le esposizioni più recenti si ricordano: Le supermarché des images, nel 2020, Jeu de Paume, Paris, a cura di Peter Szendy, Emmanuel Alloa e Marta Ponsa; Pan oren, nel 2019, Il Milione, Milano, a cura di Federico Sardella; Paia, nel 2018, Progettoarte Elm, Milano, a cura di Marco Meneguzzo; Anything, sempre nel 2018, Italian Insitute of culture, Mexico City, a cura di Raffaella De Chirico; Kairos, nel 2017, Musée d’art contemporain Arteum, Châteneuf-le-Rouge, Aix-en-Provence, a cura di Christiane Bourbon e Arafat Sadallah; Sotto un altro cielo, nel 2016, galleria San Fedele, Milano, a cura di Andrea Dall’Asta e Matteo Galbiati; BAG Bocconi Art Gallery, nel 2014, università Bocconi, Milano. Nel 2014 immagini di suoi lavori hanno corredato il numero monografico (In)actualités de Derrida della rivista “Rue Descartes” in occasione del decennale della morte del filosofo. Sue opere fanno parte di numerose collezioni pubbliche e private tra cui la collezione di Palazzo Ducale, Gubbio e della Pinacoteca di Monza.