Extraordinario: l’arte e il design raccontano la straordinarietà del vivere in uno spazio sociale, culturale e architettonico multiforme e in continua evoluzione

Arte e design come portatori di extraordinarietà, strumenti per esplorare una realtà che - come suggerisce l’etimologia latina extra - travalica ciò che vediamo e percepiamo. È stato questo il concetto alla base del ciclo di mostre "Extraordinario", ideato per il brand del design Gaggenau dal direttore artistico di Cramum, Sabino Maria Frassà, per ricominciare a pensare realmente al futuro.

L’arte e il design ci permettono infatti di andare al di là della realtà: trasformano e declinano la materia, fornendoci strumenti per guardare con occhi nuovi ciò che ci circonda e scoprirne l’eccellenza. Un’eccellenza di cui Gaggenau si fa da sempre portavoce, promuovendo e sostenendo progetti con cui anticipare qualcosa della realtà che non conosciamo, instaurando a tutti gli effetti un dialogo con il futuro.

Con “Extraordinario” Gaggenau e Cramum si sono uniti nuovamente in un percorso dedicato a scoprire il valore extraordinario di tutto ciò che ci circonda, nel quale arte e design si intrecciano, accumunati dalla forte capacità di superare l’ordinario, esplorando e portando all’estremo le potenzialità dello spazio e della materia.

Per tutto il 2021 il ciclo di mostre ha animato gli spazi Gaggenau DesignElementi di Milano e Roma, ispirandosi agli elementi alla base del successo e del design di Gaggenau: la luce e l’invisibilità - punti di partenza della ricerca estetica del brand - e l’utilizzo di materiali come vetro, metallo e legno - che da sempre rappresentano la storia del marchio tedesco. Protagonisti di tale racconto quattro artisti, che ci hanno guidato alla scoperta della extraordinarietà che ci circonda e da cui dobbiamo ripartire. Filo conduttore di tutte le mostre è stata la riflessione sul coesistere con gli altri nello spazio urbano, sociale e architettonico.

“IO | N” - Fabio Sandri

Fabio Sandri, maestro della fotografia off-camera, ha indagato attraverso grandi installazioni fotografiche il sempre più labile confine tra noi e gli altri e il concetto di spazio.

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“Fiori invisibili” - TTozoi

Il duo romano ha mostrato, con le muffe protagoniste di “Fiori invisibili”, come dalla “collaborazione” tra l’uomo e la natura possano nascere capolavori.

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“Pars Construens” - Fulvio Morella

Un percorso espositivo che ha indagato il sincretismo architettonico contemporaneo: in mostra un ciclo di opere inedite realizzate unendo al legno tornito l'acciaio, il rame e la scrittura in braille.

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“S-Composizioni” - Francesca Piovesan

Luce e specchi per riflettere sul significato dell’armonia umana e universale.

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